Il benessere
Il benessere viene comunemente descritto come il miglior equilibrio possibile tra il piano biologico, il piano psichico ed il piano sociale dell'individuo, come una condizione che è per natura dinamica. Dal punto di vista psicologico il benessere è influenzato in maniera rilevante dalla possibilità di trovare occasione adatte a fare emergere quelle conflittualità che sono state tacitate e mandate nel sottofondo della coscienza allo scopo di non mettere in crisi quei legami che vengono considerati vitali. La salute complessiva di una persona si lega dunque alla possibilità di portare in luce le sensazioni di inganno e tradimento circolanti nel sottofondo della coscienza, cercando e poi trovando le occasioni appropriate per la loro identificazione ed espressione. Mentre il malessere trova il suo fondamento nella fedeltà ad accordi interpersonali di reciproca stabilizzazione che esaltano la capacità di procurarsi quel benessere temporaneo ed effimero che scaturisce dal successo nel sospingere in sottofondo le proprie sensazioni negative. Seguendo questo approccio la valutazione del benessere non si può quindi basare su quanto viene dichiarato nel primo piano di coscienza, ma sul rapporto che la coscienza intrattiene con gli stati di malessere ed insoddisfazione che essa tiene più o meno consapevolmente in secondo piano. Il benessere è quindi subordinato al modo in cui riusciamo, o non riusciamo, a incontrare occasioni interpersonali adatte per arrivare a portare in chiaro le nostre sensazioni negative e a mettere in moto un processo di riconciliazione con noi stessi e con gli altri.
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